10-set-2007 17.36

Mio figlio di 20 anni studente universitario incensurato va a fare
pipi un pò alticcio (questo è il vero problema..le bevute!!) in una
strada buia vicino ad una discoteca ... due cc in borghese
parlottano un pò con lui perchè lo vedono che cerca qualcosa.. lui
dice "mi sono perso il fumo"! Allora gli chiedono se ha da
vendere ..lui ovviamente dice che sono scemi ..ingenuamente dice poi
" no eccolo l'ho trovato era nella tasca della camicia" (erano appena
2 grammi) questi allora si qualificano..lui non ci capisce più nulla
si mette paura e scappa.Si ferma dopo 100 metri.da solo .Arrestato per
resistenza a p.u. e detenzione ai fini di spaccio con relativa
perquisizione a casa mia dove non trovano nulla !! Lui si fà tutta la
notte ammanettato al termosifone e processato per direttissima e poi
liberato con rinvio a gennaio. DIVERSE SENTENZE e la legge stessa
prevedono indizi concordanti univoci e specifici per la configurazione
del reato di spaccio tanto è vero che il pm ed il giudice hanno detto
che stralceranno tale imputazione. Ma la polizia giudiziaria che non
aveva trovato nessuna prova perchè lo ha arrestato con tale
imputazione ?? Troppi automatismi e leggerezza nella
applicazione ..non si possono rovinare le famiglie così .

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